Thursday, March 08, 2012

Woman’s Day

Pubblico questo post in occasione della giornata Internazionale della Donna (comunemente definita festa della donna), che ricorre l'8 marzo di ogni anno, in ricordo delle conquiste sociali, politiche ed economiche acquisite, ma anche e soprattutto in memoria e in sostegno di tutte quelle che ancora oggi sono vittime di discriminazioni e violenze in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, quando, a seguito di alcuni congressi in Europa e in Russia, durante i quali prendevano piede delle alleanze femministe di carattere sociale, si decise di festeggiare il “Woman’s Day”; venne festeggiata per la prima volta in Italia nel 1922.
Il suo simbolo la mimosa, ha un'origine politica: la Carta della Donna, stilata a Londra nel 1946, infatti, venne inviata all’Onu in seguito ad alcune importanti decisioni sulla democrazia e sulla parità dei diritti tra sessi ed aveva come simbolo proprio una mimosa.
Molti storici hanno dimostrato che l’origine della festa della donna non è da ricondurre alla storia della fabbrica Cotton di New York, come molti credono, infatti la fabbrica si incendiò l’8 marzo del 1908 e fece perdere la vita a circa 130 donne. Questa stessa storia, ha a sua volta una leggenda: si disse che le donne di quella fabbrica di cotone, per protestare contro le brutte condizioni di lavoro alle quali erano sottomesse, si misero in rivolta, mandando in fiamme la loro stessa fabbrica. In realtà, questa “favola” fu messa in giro durante gli anni della guerra, quando la propaganda politica in America, ed i movimenti ad essa collegati, avevano bisogno di grosse pretese per poter scendere in piazza.

Qualche curiosità trovata girovagando per il web

Quest’anno in India vanno di moda i “Mommy Makeover”, modo originale di festeggiare la festa della donna tra mamma e figlia. Si tratta di cesti con prodotti cosmetici e alimentari che hanno come scopo quello di proteggere la propria salute, la cura del corpo e la “pace spirituale”.

In Inghilterra, il giornale socialista The Guardian ha pubblicato un bellissimo editoriale sulla necessità di portare nelle scuole di tutto il mondo una forma di educazione ai diritti delle donne.

Sotto alcune delle illustrazioni dell'ultimo lavoro, che a breve verrà esposto, la mostra è in fase di sviluppo, "Non si gioca con le Bambole":







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