Wednesday, May 20, 2015

F(r)ack you! No al Geotermico in Sardegna



Lo sfruttamento selvaggio del territorio non è una risorsa!

La geotermia è la disciplina che si occupa dello studio, della ricerca e dello sfruttamento dell’energia termica della Terra per utilizzi civili, agricoli ed industriali.
L’espressione energia geotermica è generalmente impiegata per indicare quella frazione del calore terrestre che può, o potrebbe, essere estratto dal sottosuolo e sfruttato dall’uomo attraverso la trivellazione.
Questo calore è contenuto all’interno delle rocce, nei fluidi e nelle acque che si trovano nel sottosuolo.
La Sardegna occidentale è una delle zone con un notevole potenziale geotermico.
Non ci si deve stupire quindi se le mire delle società che si occupano dello sfruttamento del sottosuolo con questo tipo di attività si rivolgano al nostro territorio.
I rischi di questo tipo di sfruttamento sono molto gravi e reali sia per quanto riguarda il territorio che per quanto riguarda la salute.
Gli stessi promotori di questo tipo di attività dichiarano infatti che a tutti i livelli, bassa o alta temperatura e più o meno profonda, la Geotermia non sarà mai ad impatto zero.
Sappiamo che l’emissione in atmosfera di fluidi geotermici da impianti industriali può avere un impatto ambientale in quanto possono contenere principalmente biossido di carbonio (CO2), solfuro di idrogeno (H2S), ammoniaca (NH3), metano (CH4) e sostanze chimiche disciolte le cui concentrazioni aumentano con la temperatura.
L’emissione di acque di scarico è un’altra fonte potenziale di inquinamento.
Tali acque, potendo contenere sostanze chimiche disciolte, come cloruro di sodio (NaCl), boro (B), fluoruri, arsenico (Ar) e mercurio (Hg), sono possibile causa di inquinamento se disperse e le conseguenze per i produttori agricoli e per gli allevatori sarebbero nefaste, senza contare il rischio di sismicità indotta dovuta alle fratture nella roccia. Altrettanto preoccupanti le connesse conseguenze sulla salute pubblica. Pensiamo inoltre che tra le diverse fonti di energia rinnovabile il geotermico presenti molteplici inconvenienti tra i quali è sufficiente rimarcare la diseconomicità. Infatti la capacità produttiva di un impianto geotermico si attesta intorno ai100 mW (milliwatt) per m², mentre quella di un impianto fotovoltaico è pari a 1000 W per m² (picco massimo di produzione, 300 W per m² come produzione media). In sostanza un impianto fotovoltaico ha una produzione per m² 3.000 / 10.000 volte superiore ad un impianto geotermico.



Quello che colpisce è che dopo un netto rifiuto del progetto denominato “Martis” da parte dei Comuni di: Nulvi, Laerru, Perfugas, Martis, Erula, Chiaramonti, Ploaghe, Ozieri e Tula, Bortigiadas e Tempio Pausania emerga un rinnovato interesse per questo tipo di sfruttamento del territorio che come già dimostrato, avrebbe ripercussioni gravissime su tutta la popolazione.

Ricordiamoci che la Sardegna è energeticamente indipendente e addirittura vende a terzi l'eccesso di energia che produce, pur continuando a pagare il prezzo dell'energia più alto in Italia.

Ricordiamoci anche che il territorio sostiene i costi ambientali e sanitari di questi interventi mentre i benefici si concentrano nelle mani di pochi, normalmente speculatori di professione (modeste prebende a parte).
Ciò premesso:

• quale interesse dovrebbe avere il nostro territorio?
• chi e perché nel nostro territorio manifesta interesse?

Cosa sappiamo esattamente della Geotermia?
Che impatto avrebbe sul nostro territorio una centrale geotermica?
Quali conseguenze per la nostra salute?
Quali ripercussioni sulla nostra economia?
Quali sono gli studi e soprattutto chi li farà?

Cercheremo di rispondere a queste domande al convegno che si terrà Sabato 23 Maggio alle 18.00, presso l'Ufficio Turistico a Tempio Pausania con l'intervento del Dott. Vincenzo Migaleddu, Presidente per la Sardegna dell'Associazione Internazionale dei Medici per l'Ambiente.

“La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Non è stato l'uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso”.

NO ALLE TRIVELLAZIONI!



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