Tuesday, January 28, 2014

Retrospettiva Illustrata



Se vi capitasse di passare per Centocelle a Roma, dal 31 gennaio presso lo spazio espositivo del Ristorante l'Artista (via delle Robinie 45) ci troverete, oltre ad un'ottima cucina biologica anche le mie illustrazioni.

Verrà esposto il progetto "Non si gioca con le Bambole", nato in occasione della Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne e "Muse & Food Porn", la tendenza di fotografare il cibo (che diventa feticcio) e postarlo su ogni social network presente sulla rete.

Una retrospettiva con tematica sociale forte come quello della violenza e attuale come quella del food porn, influenzata nel tratto da grandi maestri del fumetto e dell'illustrazione più recente.

Non si gioca con le bambole.

Si stima che ogni anno in Italia vengano uccise 171 donne, una ogni due giorni. Il 70,7% degli omicidi avviene in ambito familiare o affettivo. Tra il 2000 e il 2012 sono state assassinate 2.220 donne. Il responsabile della violenza per la maggior parte dei casi è il marito, seguito dal convivente e dall’ ex partner.

Parlare di numeri purtroppo però è limitativo. Possono aiutare ad analizzare un fenomeno, ma è evidente che dietro queste cifre ci sono drammi e vite scippate. Donne uccise per gelosia. Donne uccise perché avevano lasciato. Donne uccise perché maltrattate per anni. Donne uccise perché donne.

Le protagoniste di questa mostra sono 7 donne, alle quali è stato metaforicamente assegnato un peccato, una colpa immaginaria e imperdonabile che le ha portate a "dover" essere uccise. 7 appunto, come i peccati capitali; 7 come le statistiche (7 uomini su dieci, pur condannando le aggressioni, rilevano che potrebbe essere stata la donna stessa "ad aver provocato una reazione violenta nell'uomo"); 7 come i colori dell'arcobaleno; 7 come le stelle più luminose delle costellazioni dell'Orsa maggiore e dell'Orsa minore; 7 come i colli di Roma; 7 come l'antica suddivisione dei mari; 7 come le fanciulle che Atene offriva a Minosse per il Minotauro; 7 come le virtù; 7 come i bracci del Menorah; 7 come gli attributi fondamentali di Allah; 7 come gli Dei della felicità nel buddismo; 7 come i doni dello Spirito Santo; 7 come le piaghe d'Egitto; 7 come i sacramenti; 7 come i sigilli che se rotti porteranno l'Apocalisse; 7 come i veli della danza di Salomè; 7 come i dolori di Maria; 7 come i Rishi induisti; 7 come i Chakra; 7 come le meraviglie del mondo antico e moderno; 7 come i saggi filosofi greci; 7 come le mucche di Apollo mangiate dai compagni di Ulisse; 7 come i metalli simbolici della trasmutazione alchemica; 7 come le arti liberali; 7 come la somma delle facce opposte di un dado; 7 come le vocali della lingua italiana; 7 come le vite di un gatto; 7 come gli anni di sfortuna quando si rompe uno specchio; 7 come i tagli delle banconote dell'Euro; 7 come le prove dell'Eptathlon femminile; 7 come i nani di Biancaneve; 7 come le chiavi e le note musicali; 7 come i giorni della settimana, in cui ogni donna può essere vittima di una violenza.

Muse & Food Porn

Ognuno ha il proprio cibo-feticcio su cui sfogare i desideri inappagati. Lungo il corso della vita non è sempre lo stesso, ma c'è. Il cibo dunque è un feticcio, ogni ingrediente una perversione.

Da genere fotografico a movimento 2.0: lo chiamano il food porn. L'arte di abbandonarsi alla seduzione del cibo e l'irrefrenabile pulsione a cedere ai piaceri culinari, fotografarli e postarli sui social network. Tentazioni lussuriose del cibo, dell'alimento. Piacere sensuale, sessuale e oggetto del desiderio di ogni "foodie".

Il cibo è, fin dalla nascita, uno dei principali mediatori nella nostra relazione con il mondo. È la materia prima necessaria al funzionamento della macchina-corpo. Lo stimolo dei 5 sensi, ne gustiamo il sapore, l'odore, ne ammiriamo i colori, lo sentiamo al tatto, sfrigolare, bollire, cuocere con l'udito.

Il cibo è cultura, storia, tradizione, identità.

Il cibo può essere la miglior cura e il tuo miglior amante, ma anche il peggior nemico. Alcuni lo venerano, altri lo odiano. Ma il punto è sempre lo stesso, è li, è un feticcio che ci colma, ci riempie e/o ci svuota, ci rapisce e ci ossessiona.

Bon appétit!



Info: info@fotographicarti.it - ristoranteartista@gmail.com
Prenotazioni: (+39) 06 6481 0895
Link: l'Artista

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